Arena di Pace: Banco Alimentare incontra Papa Francesco a Verona

Arena di Pace, anche il Banco Alimentare all’incontro con papa Francesco a Verona

Eravamo in 240 all’Arena di Verona sabato 18 maggio mattina per “Arena di Pace”, l’incontro in cui papa Francesco, all’interno del suo viaggio pastorale a Verona, ha incontrato e dialogato con varie realtà della società civile, dell’associazionismo e dei movimenti popolari presenti in Italia. E la nostra presenza come Banco Alimentare era tutt’altro che estemporanea.

Come Banco Alimentare del Veneto infatti abbiamo partecipato fin dall’inizio al percorso iniziato a giugno 2023, promosso dalla Diocesi di Verona e alcune riviste cattoliche italiane (Nigrizia, Missione oggi, Mosaico di pace, Aggiornamenti sociali e Avvenire), intorno a sei ambiti di vita: migrazioni, ecologia integrale e stili di vita, lavoro, economia e finanza, diritti e democrazia e infine disarmo.

Abbiamo ascoltato testimonianze commoventi, come quella di Mahbouba Seraj, candidata al Nobel per la pace, che lavora per la promozione delle donne afghane, o di Maoz Inon e Aziz Sarah, due imprenditori; il primo, israeliano, ha avuto i genitori assassinati da Hamas; al secondo, palestinese, l’esercito israeliano ha ucciso il fratello. Di fronte a questa testimonianza il Papa ha affermato: «Credo che davanti alla sofferenza di questi due fratelli, che è la sofferenza di due popoli, non si può dire nulla…, non si può dire nulla», e ha invitato a pregare in silenzio il Signore per la pace, ognuno «prendendo una decisione interiore di fare qualcosa perché finiscano le guerre». Largo spazio dedicato anche all’espressione artistica, dalla musica lirica alla danza alle canzoni di Luciano Ligabue, con Amadeusa presentare l’incontro.

L’intervento di papa Francesco (pubblicato ora sul sito del Vaticano) ha dato un contributo puntuale su ognuno dei sei ambiti di vita al centro di Arena di Pace. Francesco ha ricordato che la vera leadership è partecipativa, che il cristiano valorizza sempre le persone più piccole e fragili, che la pace va costruita da ciascuno nel proprio ambiente con un dialogo paziente. Alla domanda su come essere artigiani di pace ha risposto che non bisogna avere paura del conflitto, ma affrontarlo positivamente: «Una società senza conflitto è una società morta; una società dove si nascondono i conflitti è una società suicida; una società dove si prendono i conflitti per mano e si dialoga è una società di futuro».

Tra i partecipanti all’incontro, anche il presidente della Fondazione Banco Alimentare Giovanni Bruno. «Il Papa ha mostrato che la nostra società è pervasa dall’individualismo, che è la radice del conflitto, e ha rinnovato l’invito ad essere un popolo che agisce e si fa sentire», ha detto il presidente Bruno uscendo dall’Arena. «Una sottolineatura, quest’ultima, che mi è particolarmente cara. La nostra attività come Banco Alimentare o ha questa coscienza forte di essere un contributo alla convivenza civile, alla costruzione della pace, oppure resta un gesto bello e certamente significativo, ma ridotto come possibilità di crescita per ciascuno».