L' esperienza di ADRA per combattere il disagio.
Incontro Marko Hromis, responsabile del Centro ADRA – Ente Ecclesiastico Avventista e gli chiedo di tracciare un breve profilo di questa realtà convenzionata con il Banco Alimentare dell' Umbria.
In Italia ADRA nasce nel 1984 ed è attualmente presente in 17 regioni, con 40 sedi, 600 volontari e circa 2.500 famiglie italiane aiutate mensilmente. A livello internazionale ADRA è presente in 118 Paesi del mondo con 4.000 volontari e un riconoscimento ufficiale alle Nazioni Unite come Agenzia Umanitaria.
E nella città di Perugia?
Qui a Perugia ho aperto la sezione locale 5 anni fa, nel 2017, siamo 5 volontari e aiutiamo, ad oggi, 280 persone, per un totale di 85 famiglie.
In quali direzioni vanno i “pacchi dono”?
Famiglie e singoli di tutte le zone dell’ Umbria, in particolare la città di Perugia.
Sono persone che avete incontrato nell'attività dell' Associazione, della Chiesa, oppure nel quartiere dove operate?
Durante le attività. Più che altro passaparola e reazioni ai post che facevamo. La gente leggeva, capiva di poter rientrare nei parametri e chiedeva aiuto.
Una larghissima parte degli assistiti è arrivata così. Altra parte dal quartiere. Vedono il modo in cui operiamo e si avvicinano per chiedere; poi successivamente portano Isee e compilano la richiesta.
Può segnalare una storia “minima”, un aneddoto di cui lei è stato testimone nel corso di questa attività.
Abbiamo incontrato e aiutiamo tuttora una persona che per anni ha vissuto sotto una baracca improvvisata vicino ai binari all’ altezza di Piscille (PG). E poi un altro aneddoto: mentre distribuivamo dei pacchi nel quartiere di Ponte Pattoli, ci avvicina una signora che piangeva, sola, senza nulla da mangiare, che ci ha chiesto di poter avere qualcosa. Ogni famiglia si è privata di qualcosa dal suo pacco per crearne uno dal nulla per lei! Assistiamo anche profughi, ragazze madri abbandonate e le storie sono tantissime.
Inoltre siamo parte integrante del progetto di co-working sociale denominato FELICITTA’ in via Settevalli a Perugia, che abbiamo contribuito a creare. E’ praticamente una casa di tutte le associazioni ed incontriamo lì i nostri assistiti, oltre a fare consegne a domicilio.