Una mano al Banco Alimentare
Da: L'Arena - 31/10/2016
SOLIDARIETÀ. La presidente Adele Biondani lancia un appello per nuovi volontari da impiegare nell'attività della onlus
«Abbiamo bisogno di volontari perchè il lavoro si è molto ampliato e ci servono fondi per completare il pagamento del camion che utilizziamo per andare a prendere i pacchi viveri che le aziende ci mettono a disposizione». È semplice e diretto l'appello della veronese Adele Biondani, presidente del Banco Alimentare del Veneto, con sede in via Torricelli 18, in Zai, per invitare chi ha un po' di tempo libero e tanta buona volontà a mettersi in campo per l'attività dell'ente che attualmente conta 145 volontari tra Verona e Padova e che l'anno scorso ha distribuito 5.280 tonnellate di alimenti destinate a persone indigenti.
L'associazione Banco Alimentare del Veneto onlus recupera le eccedenze alimentari e le ridistribuisce a strutture caritative che, in Veneto, si occupano di assistenza e di aiuto ai poveri ed agli emarginati. Per questo si pone al servizio, da un lato, delle aziende del settore che abbiano problemi di stock ed eccedenze perfettamente commestibili e, dall'altro, delle associazioni e strutture di carità che distribuiscono ai propri assistiti pasti o generi alimentari in via continuativa. Il Banco Alimentare rappresenta il tramite ideale perché l'eventuale «spreco» della filiera agro-alimentare diventi ricchezza per gli enti assistenziali che ogni giorno, con impegno e dedizione, accolgono i più poveri. Sono oltre centotremila le persone che beneficiano dei servizi del Banco Alimentare del Veneto e 495 le strutture caritative accreditate. Tutti i prodotti vengono controllati e selezionati nell'assoluto rispetto delle norme di conservazione e stoccaggio e sono poi redistribuiti ad intervalli regolari e prestabiliti alle strutture convenzionate. I volontari, spiega la presidente Biondani, «possono svolgere diverse funzioni, dalla segreteria all'amministrazione fiscale, dalla gestione del magazzino al carico e allo scarico dei pacchi. Ancora, possono recarsi nelle aziende e nelle associazioni per mantenere i rapporti con i referenti, cosa che per noi è particolarmente importante, ma anche per capire le necessità delle persone che si rivolgono agli enti caritativi».
La povertà, come ha evidenziato anche l'ultimo rapporto della Caritas, è un fenomeno in crescita, che colpisce sempre di più le famiglie, ma anche gli anziani soli e i genitori single, per le conseguenze della crisi economica, che ha eroso molti posti di lavoro e per la difficoltà di sbarcare il lunario di molte persone reduci da ima separazione. Un contributo fondamentale al Banco Alimentare viene dalla colletta alimentare che quest'anno in Veneto ha permesso la raccolta di 715 tonnellate di alimenti. La prossima sarà il 26 novembre.«Sono grandi numeri che fanno capire anche le dimensioni del volontariato che opera per il Banco», aggiunge Adele Biondani. «Per questo, ringraziando di cuore tutti coloro che già s'impegnano per le nostre attività, preziose perle migliaia di persone che usufruiscono degli alimenti che riusciamo a recuperare e redistribuire, chiediamo ad altri volontari di accogliere il nostro appello a collaborare». Grazie ad un contributo di Fondazione Cariverona e di Fondazione Cattolica è stata pagata una quota consistente del nuovo camion per il trasporto delle derrate.
Adesso, però, resta da pagare l'ultima tranche e, ancora una volta, si fa appello alla generosità dei volontari.
L'Associazione Banco Alimentare del Veneto si trova in via Evangelista Torricelli 18, in Zai, telefono 045.8347929; fax 045.8213355; e-mail: info@veneto.bancoalimentare.it oppure magazzino@veneto.bancoalimentare.it.
Per donazioni Iban IT 3100503411710 000000025449 causale Banco Alimentare del Veneto.
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