Chi siamo
Banco Alimentare è una rete composta dalla Fondazione che ha una funzione di coordinamento centrale e da 21 banchi regionali, tra cui Fondazione Banco Alimentare Emilia Romagna ETS.
Nato grazie al rapporto di amicizia tra Giorgio Vittadini, uno dei promotori del Banco Alimentare in Italia, e Giovanni De Santis, avente al suo attivo una consolidata esperienza di aiuti internazionali in Brasile e in Europa centro-orientale, Banco Alimentare in Emilia Romagna risponde alla domanda di cibo da parte di persone in difficoltà nella Regione, trasformando lo spreco alimentare in risorsa.
Ogni giorno ci occupiamo sul territorio regionale del recupero di alimenti ancora ottimi, ma per varie ragioni non più commercializzabili (ad esempio per errori di etichettatura, scadenza ravvicinata, ritiro dal mercato per lancio di nuovi prodotti, lievi imperfezioni nelle confezioni…). Il cibo così recuperato viene salvato dallo spreco e distribuito gratuitamente alle organizzazioni caritative convenzionate – come Caritas, empori solidali, mense per i poveri – attraverso le quali giunge a persone in situazioni di bisogno.
Annualmente ci occupiamo della realizzazione in Emilia Romagna della Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, un evento di solidarietà che coinvolge migliaia di volontari e donatori.
Nella nostra attività il coinvolgimento dei volontari è fondamentale: collaborano con noi sia per garantire la quotidiana distribuzione dei prodotti alimentari sia come supporto all’attività burocratica. “Appena ieri ho spedito la domanda di affiliazione per la nostra Caritas e mi è venuto spontaneo pensarvi nel modo che spesso non facciamo: quanto impegno e quanto lavoro sta alle spalle di tutto questo... ecco è un piccolo gesto di riconoscenza a voi che lavorate con lena perché tutti i "fili" arrivino al punto giusto... grazie di cuore!” Maria Luisa – volontaria Caritas Ravenna
Le tappe principali
Ecco le tappe significative della nostra storia, i fatti principali che hanno permesso la crescita costante dell’attività, fino a raggiungere tutto il territorio regionale. Ognuna di queste “svolte” ha significato per noi la possibilità di crescere sia come quantità di alimenti raccolti e distribuiti, sia come professionalità nel nostro essere punto di raccordo di una rete costituita da diversi soggetti della filiera agroalimentare e da centinaia di strutture caritative convenzionate.
Un gruppo di amici (grazie anche al Vescovo di Imola Mons. Giuseppe Fabiani) fonda il 18 settembre la Fondazione Banco Alimentare Romagnolo, con sede operativa ad Imola. La ragione sociale viene modificata nel 2002 in "Fondazione Banco Alimentare Emilia Romagna".
Il Banco si dota di un piccolo magazzino a Castel Bolognese (RA), sprovvisto di celle frigorifere. Le strutture convenzionate sono 5 e l’organico della Fondazione è composto esclusivamente da volontari.
Nel mese di settembre, il dott. Francesco Mariani mette a disposizione alcuni locali ad Imola; il magazzino viene quindi trasferito e dotato di grandi celle frigorifere. Verrà poi ampliato nel 2003 fino agli attuali 1.200 mq.
Inizia l’attività della Piattaforma Nord-Ovest a Fontevivo (PR), presso la quale il Banco Alimentare Emilia Romagna gestisce uno spazio di stoccaggio e distribuzione. Ciò consente di convenzionare un numero maggiore di strutture, soprattutto delle province di Parma, Modena, Reggio Emilia e Piacenza.
Si costituisce formalmente in Italia la Rete Banco Alimentare. Attualmente vi aderiscono 21 organizzazioni distribuite sul territorio nazionale. Questo consente un migliore coordinamento nel lavoro di tutte le Organizzazioni Banco Alimentare regionali.
Il 23 giugno al Fondatore e storico Presidente, Giovanni De Santis, subentra Stefano Dalmonte, già Vice Presidente.
Organi Sociali
Il nostro Consiglio di Amministrazione è così composto:
- Stefano Dalmonte: Presidente
- Michele Pedrazzoni: Vice Presidente
- Alvaro Agasisti: Consigliere
- Angelo Codeluppi: Consigliere
- Remo Contucci: Consigliere
- Roberto Guizzardi: Consigliere
- Francesco Mariani: Consigliere
- Stefano Paradisi: Consigliere
- Francesco Pastremoli: Consigliere