L’Altro Sole, la voglia di mettersi in gioco

La storia inizia anni fa alla Cooperativa “L'Altro Sole” di Genova. 

La Cooperativa nasce nel 1982 per accogliere e offrire servizi alle persone con disabilità con personale qualificato. 

Nel 2001 dà vita al Centro Sfera, un Centro Diurno Socio Riabilitativo Educativo per persone adulte parzialmente autosufficienti, affette da handicap mentale e/o neuromotorio. 

Qui dal 2019 lavora Xavier, coordinatore di gruppo.  Dopo la laurea in psicologia, ha svolto varie attività, è arrivato in Cooperativa per caso e si è innamorato del suo lavoro. 

Davanti al suo gruppo dichiara: “Hai un ritorno vero in quello che fai. Si creano relazioni che vanno oltre e soprattutto sono diverse dalle relazioni che puoi instaurare con il singolo paziente.”

È Xavier che anni fa chiese al Banco Alimentare della Liguria la disponibilità a svolgere attività di volontariato con alcuni ragazzi del Centro Sfera. Da allora ogni mercoledì pomeriggio Alberto, Angel, Leandro, Marina e altri a turno, con il prezioso coordinamento di Giulia - volontaria storica del Banco - sono un valido supporto alle attività che permettono alle persone bisognose di avere ogni giorno pasti per sé e per i loro cari.

Ognuno di loro è felice di essere un volontario del Banco. Sanno di essere un supporto nelle attività di carico delle auto, furgoni o camion delle associazioni convenzionate come mense e parrocchie. Caffè, latte, pasta, sugo, omogeneizzati tutto è pronto sugli scaffali per essere distribuito alle organizzazioni partner territoriali. 

Tra di loro c’è spirito di gruppo, molta voglia di fare ed entusiasmo. 

“All’inizio - racconta ancora Xavier - non tutti i ragazzi del centro si erano dimostrati disponibili a fare volontariato al Banco, oggi vorrebbero partecipare tutti. Si divertono aiutando, conoscono persone nuove o rivedono persone conosciute li. Per loro è vitale, è contagioso.”

Ascoltandoli emerge forte e netta l’importanza di sentirsi utili e di relazionarsi agli altri. 

Emerge anche forte la voglia di voler imparare dagli sbagli. Un piccolo aneddoto di Marina, la più loquace del gruppo: nell’attività di carico ha fatto cadere il latte, gli amici della cooperativa l’hanno aiutata, l’hanno anche un po’ presa in giro ma, come afferma Marina: “sbagliando si impara”. 

La prossima volta starà più attenta!

Marina è di Genova e per lei il Centro è la sua seconda famiglia, così come per Alberto, supportato dalla Cooperativa da quando è nato. Alberto, in sedia a rotelle, dopo la scuola è stato uno dei primi a partecipare anche alle numerose attività del centro diurno.  

Due anni fa i ragazzi del Centro hanno partecipato alla Colletta Alimentare e quest’anno non vedono l’ora di ripetere l’esperienza che ricordano ancora con grande gioia. Hanno apprezzato molto non solo raccogliere il cibo dei donatori e sistemarlo nei cartoni ma anche distribuire i volantini cercando di sensibilizzare le persone. Per loro è elemento importante la relazione con persone che non conoscono.  

È una sfida gratificante.

Le poche parole che hanno espresso spontaneamente per descrivere la loro presenza attiva al Banco sono: rispetto e gentilezza, orgoglio e sostegno. Anche chi come Alberto non può partecipare attivamente trova gioia nell’osservare o come dice lui “guardare” chi è concentrato e dedicato nel fare del bene.

Bello pensare che dalla solidarietà si sviluppa solidarietà.